di Redazione RadioA
Tra Sei e Settecento, a Pontremoli si assistette a una vivace fioritura delle arti, con una concentrazione paragonabile a quella delle grandi città italiane. A favorire questo momento straordinario da un punto di vista artistico e culturale fu anche una congiuntura economica favorevole che per decenni garantì prosperità alla cittadina. La Pontremoli barocca ha una data di nascita convenzionale ben precisa: il 28 settembre 1650, giorno in cui il senatore fiorentino Alessandro Vettori giungeva a Pontremoli per prendere possesso della città in nome del granduca di Toscana, Ferdinando II, che l’aveva acquistata dal re di Spagna, Filippo IV, per la somma considerevole di 500.000 scudi. Pontremoli aveva una posizione strategica: posta sulla strada che collegava i territori toscani al Ducato di Parma e Piacenza e a Milano, e per i pontremolesi, già vocati alle attività mercantili, significava espandere in maniera considerevole i propri interessi, avendo accesso ai ricchi mercati di Firenze e di Livorno senza contare la sostanziale autonomia fiscale di cui Pontremoli poté avvalersi sotto il Granducato di Toscana che rappresentò un ulteriore fattore di sviluppo. Ed ecco che tra il XVII e il XVIII secolo nacque a Pontremoli una nuova classe sociale in ascesa che nutriva forte il desiderio di mostrare il prestigio acquisito: ecco un forte rinnovamento edilizio, promosso dalle famiglie che avevano fatto fortuna (Dosi, Bocconi, Pavesi, Damiani, Bertolini, Ferdani, Negri, Petrucci, Pizzati, Ricci, Venturini), che portò il centro cittadino ad assumere la fisionomia che ancor oggi è possibile ammirare girando per le sue eleganti strade. Sono aperte sin d’ora le prenotazioni per Pontremoli Barocca, un tour guidato curato da Sigeric e dalla associazione Farfalle in Cammino alla scoperta del Barocco a Pontremoli e in Lunigiana: una due giorni di visite – sabato 5 e domenica 6 aprile – attraverso chiese, ville, palazzi: dimore e siti di grande pregio e importanza, un percorso divenuto realtà grazie alla collaborazione con studiosi, proprietari, Comuni e Diocesi di Massa Carrara Pontremoli.
Appuntamenti del 5 e 6 aprile, cosa si potrà vedere
Sabato a far da protagoniste saranno tre tenute nobiliari della campagna: dai dintorni di Pontremoli con Villa Dosi Delfini e Villa Pavesi Negri-Baldini alle terre di Mulazzo con Villa Ruschi Pavesi di Teglia. La giornata di domenica porterà invece alla scoperta di Pontremoli come centro di fasto e nobiltà dell’Italia interna. Sarà possibile visitare sette luoghi ossia: Palazzo Dosi Magnavacca, Palazzo Pavesi-Ruschi Noceti, Palazzo Zucchi Castellini, Palazzo Vescovile, Teatro della Rosa, Chiesa di San Giacomo d’Altopascio ed Oratorio di Nostra Donna (in più, un luogo omaggio per i primi cinquanta biglietti acquistati per le visite della domenica). Il tutto sarà inoltre arricchito dall’intera città vestita a festa: con vetrine e menù tematici le vie del centro e la comunità si faranno Pontremoli Barocca. L’ingresso è gratuito per gli under 18. L’edizione 2025 aprirà inoltre il programma di Sharing Tuscany, l’evento annuale di workshop e B2B per il turismo organizzato da Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica che per la prima volta fa tappa nell’Ambito Turistico della Lunigiana.
Per acquistare il biglietto scegliendo una delle diverse formule di visita è necessario collegarsi al sito: www.pontremolibarocca.it. Tutti i biglietti sono gratuiti per gli under 18, per le persone con disabilità e per i loro accompagnatori. Per ulteriori informazioni: 3318866241, 3663712808, segreteria@pontremolibarocca.it.