di Simone Giovannella
Terzo anniversario ordinazione di fra’ Mario
Sono passati tre anni dall’ordinazione episcopale di fra’ Mario Vaccari, avvenuta il 22 maggio 2022. In un’intervista, il vescovo ha condiviso ricordi ed esperienze di questo primo intenso tratto di ministero. Tra i momenti più vivi, l’unzione e il Vangelo sul capo, simboli di una vocazione da vivere “nella concretezza del servizio”. Fra’ Mario ha affrontato fin da subito situazioni complesse, in campo sia pastorale sia amministrativo, e ha avviato una riforma delle unità pastorali partendo da Pontremoli. Un cambiamento che ha portato luce e anche difficoltà, ma che si fonda sulla consapevolezza della necessità di superare un modello di parrocchia non più sostenibile. Il vescovo ha anche raccontato il proprio cammino di conversione personale nel ministero: “Tante cose le sto ancora imparando, ma ho accolto tutto con un sì pieno”.
Pellegrinaggio diocesano a Roma per il Giubileo
Oltre 120 pellegrini della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli hanno partecipato al pellegrinaggio giubilare a Roma con il vescovo fra’ Mario Vaccari. Hanno celebrato la Santa Messa nella Cappella Paolina della Basilica di Santa Maria Maggiore, proprio il giorno dopo l’elezione del nuovo pontefice, Leone XIV. Durante l’omelia, il vescovo ha ricordato la figura di san Paolo e il Vangelo come fonte di unità per una Chiesa spesso divisa. Al termine, ha elevato una preghiera alla Vergine per il nuovo papa. Commoventi le testimonianze dei partecipanti, tra cui Rossana, che ha parlato di “misericordia, speranza e riconciliazione”. Anche il vescovo Mario ha definito l’esperienza «molto ricca e toccante», sottolineando l’importanza di aver pregato insieme davanti alla tomba dell’apostolo.
Il restauro del dipinto “Apparizione a San Giacomo” a Cotto
Prosegue il percorso di approfondimento “Sentieri di Speranza” al Museo Diocesano di Massa. L’incontro dal titolo “Nuova vita per antiche devozioni” è stato dedicato al restauro della tela “Apparizione a San Giacomo”, della chiesa di Cotto. La restauratrice Claudia Crocini ha raccontato il lungo lavoro di recupero di una tela molto danneggiata, risalente al XVI secolo. La grande chiesa del piccolo borgo della valle del Rosaro testimonia una fede profonda e un passato di sacrificio. Fu ricostruita a fine Ottocento, per volontà di don Giacomo Martinelli e finanziata anche grazie ai compaesani emigrati nelle Americhe. Giovedi 22 maggio si terrà un incontro dedicato al tema: “Le confraternite di Fosdinovo: la bellezza al servizio del sacro”.
Piazza intitolata ad Aldo Moro
In piazza Aldo Moro a Massa, si è celebrato un momento intenso di memoria civile. Una rosa è stata deposta davanti alla targa dedicata allo statista ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978, lo stesso giorno in cui la mafia assassinava Peppino Impastato. L’iniziativa è stata promossa dal consigliere comunale Ivo Zaccagna e ha visto la partecipazione della Pastorale Sociale e del Lavoro, dell’Azione Cattolica diocesana e degli animatori del Progetto Policoro. Due figure diverse, Moro e Impastato, accomunate dallo stesso tragico destino e dallo stesso messaggio: la politica e la giustizia sono scelte che possono costare la vita. Ricordarli insieme è un gesto di responsabilità e speranza.
Festa dell’Europa ad Arpiola gemellata con Puylaurens
Grande partecipazione a Mulazzo per la Festa dell’Europa, giunta alla sua settima edizione e divenuta un punto fermo nel calendario civile e culturale della comunità. L’evento, patrocinato dal Parlamento Europeo, ha visto la partecipazione di istituzioni italiane e francesi, nell’ambito del gemellaggio con la cittadina di Puylaurens. Dopo la celebrazione eucaristica con il vescovo Mario Vaccari, che ha esortato a costruire una pace “disarmata e disarmante”, prendendo spunto dalle parole del nuovo papa Leone XIV, il corteo storico e gli inni nazionali eseguiti dai ragazzi delle scuole hanno dato tono solenne all’apertura civile dell’evento. Poi, la consegna delle borse di studio intitolate a Christiane Seitel Tarantola, simbolo della memoria e della cooperazione tra giovani.
Tutela del patrimonio locale
Nelle Apuane, difendere il patrimonio significa proteggere anche il futuro. È questo il senso dell’allarme lanciato da cittadini e associazioni per il Castello di Moneta, minacciato da frane attive. La Regione Toscana ha stanziato fondi per interventi di rigenerazione urbana e per progetti culturali come quello del Museo del Mare a Marina di Massa. Ma la vera sfida è culturale: serve una nuova consapevolezza, perché non si tutela ciò che non si conosce. Ogni crepa, ogni rovina, racconta una storia. Salvare il patrimonio è un dovere verso le generazioni future.