di Redazione RadioA
Torniamo in diretta, sabato 14 giugno dalle 11 alle 12, per parlare dell’ex base Nato di Monte Giogo con il presidente del Parco Appennino tosco-emiliano Fausto Giovanelli, nonché coordinatore della Riserva di Biosfera Appennino tosco-emiliano che include la Lunigiana, il sindaco di Comano Antonio Maffei e Ersilio Brugnoni che è stato comandante della ex Base Nato. La nuova puntata della serie “Cosa vuol dire MaB?” torna su un tema che RadioA segue da tempo: e cioè il “trasferimento” dell’area in questione dal Demanio dello Stato al Parco. Un atto ammnistrativo complesso che la direzione del Parco ha avviato molti anni fa e si è finalmente concretizzato. Ora questo luogo potrà diventare la “Porta del cielo” del Parco Appennino tosco-emiliano. Ciò che resta dell’ex Base Nato – anni di abbandono l’hanno consegnata ai vandali – si trova lungo la strada che da Comano porta al passo del Lagastrello. E’ posta sulla cima del Monte Giogo, a 1518 metri sul livello del mare. Fu progettata nel 1956, dopo il Patto di Varsavia, e cominciò la sua vita utile nel 1960.
LA GUERRA FREDDA
Quelli che si vedono da grande distanza non sono radar ma 4 enormi antenne a forma di parabola per comunicazioni strategiche: facevano parte di un sistema sofisticato di 49 basi simili che andavano dalla Norvegia a Cipro. Le quattro grandi antenne consentivano di monitorare il Mar Ligure. La base facilitava inoltre le comunicazioni militari durante la guerra fredda tramite la trasmissione di codici criptati a tutte le basi Nato del Mediterraneo non intercettabili dai sovietici.
LA SVOLTA
Nelle scorse settimane, come anticipato da RadioA, la Direzione toscana del Demanio ha ufficialmente comunicato al Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e al sindaco del Comune di Comano che sono attualmente in corso le procedure per la concessione dell’area dell’ex dismessa da 27 anni, in risposta a una motivata richiesta basata su una normativa del 2021 che favorisce l’assegnazione ai parchi delle aree demaniali all’interno del loro territorio. “Contribuire alla riqualificazione di un luogo di straordinaria bellezza è una grande opportunità. Qui realizzeremo la Porta del Cielo, una delle porte del Parco, probabilmente la più bella per la straordinaria prospettiva e visione del paesaggio che offre, dal Mar Ligure alle Apuane all’Appennino e alle Alpi“, ha detto il presidente del Parco, Giovanelli. La concessione in uso al Parco comporta la necessità di intervenire per garantire la sicurezza dell’area. È già stato raggiunto un accordo con il Comune di Comano, il cui sindaco Antonio Maffei fa parte del consiglio direttivo del Parco, che ha seguito da vicino tutti gli sviluppi.