Lettera aperta
Un augurio tutto speciale quello di questo Natale per tutto il nostro Istituto, per tutti coloro che lì
portano il proprio impegno e per tutti coloro che ancora oggi credono nell’importanza della scuola
come luogo di educazione e non semplicemente di istruzione.
Educere è l’azione quotidiana che ognuno di noi compie nell’ esercizio quotidiano della propria
professione.
Educere è quel momento di costruzione attiva, con al centro l’alunno come protagonista, che si vede
nel suo tempo e nel suo spazio ma riesce anche a proiettarsi nel tempo e nello spazio del domani, di
ciò che sarà, di ciò per il quale si sta impegnando.
E allora accade che aree come la nostra, non sempre sotto alla luce dei riflettori per notizie “buone”,
diventino luoghi di grande co-costruzione, del sé alunno, del sé adolescente, del giovane uomo e
della giovane donna, del sé in relazione all’altro e all’ambiente che li nutre.
Accade che in una scuola come la nostra, davvero densa di criticità e problemi oggettivi, dal trasporto
a difficoltà logistiche, per citarne solo alcune, una ex alunna ed un alunno, entrambi provenienti dalla
valle di Zeri, la valle più a nord della Toscana, facente parte di quella regione, la Lunigiana, che
ancora si declina su ben tre identità diverse, Toscana, Ligure ed Emiliana, siano al centro di due
momenti estremamente positivi, per loro e per ciascuno di noi.
Da un lato il nostro alunno Francesco Bruzzone che lo scorso 2 dicembre ad Assisi ha avuto il
piacere e l’onore di essere premiato con “Il Samaritano 2023”, premio europeo per la solidarietà
stradale ’Trofeo Giancarlo Tofi’. Francesco, coinvolto in un incidente stradale insieme alla sua classe,
ha avuto il sangue freddo e il coraggio di non pensare a sé e di guardarsi attorno e prestare soccorso ai
suoi amici in difficoltà.
Tutti noi ricordiamo l’ansia e la paura che ci ha attanagliato in quelle ore nelle quali si rincorrevano
le notizie dello stato di salute dei nostri ragazzi che pian piano risalivano il dirupo nel quale era finita
la corriera che li stava riportando a casa. Poi , al termine della giornata la notizia che erano tutti salvi,
nonostante qualcuno con conseguenze un po’ più pesanti di altri e, fra tutti, il nome del giovane che,
da subito, ha aiutato i suoi compagni a risalire. Lui, che a fronte del pericolo, ha reagito con la forza
e la determinazione tipiche di chi è abituato all’azione, portando il proprio SE’ a contatto con chi , da
solo, non riusciva.
Un ragazzo di Zeri di soli 15 anni.
Ed oggi un’altra storia, quella di Camilla Duri, anch’essa di Zeri.
Camilla, diplomata con il massimo dei voti presso l’istituto alberghiero di Bagnone a giugno 2022,
iscritta subito dopo alla prestigiosa scuola ALMA, è stata invitata , qualche settimana fa, a Roma
per un week end dove, con la brigata alla quale appartiene, ha servito all’ambasciata Francese durante
l’evento sportivo di golf Ryder Cup 2023 Europa contro Stati Uniti, il più grande evento mondiale di
golf.
Ultimati a luglio i 6 mesi di didattica al Corso internazionale di cucina italiana, dallo scorso
settembre, proprio grazie agli ottimi rendimenti e risultati ottenuti, è stata destinata a fare il suo
stage quale membro della brigata di un ristorante tre stelle Michelin, presso il Museo Mudec di arte
contemporanea a Milano, al cui interno è ubicato il ristorante di Enrico Bartolini , secondo chef al
mondo, 12 stelle Michelin.
Di queste ore la notizia che proprio Camilla è stata chiamata nella brigata che ha realizzato il Gran
Galà al Teatro la Scala, organizzato dalla Fondazione “Il Giardino” che dirige il prestigioso teatro
milanese e che si è tenuto al termine della prima del Don Carlos , Galà al quale hanno partecipato

circa 500 invitati.
Questo è l’augurio che mi sento di fare a tutti i nostri studenti e ai docenti che, con pazienza e
dedizione li accompagnano: siate sempre orgogliosi delle vostre radici, del vostro IO che con tanta
fatica costruite e costruiamo tutti insieme, perché non esiste un IO se non in relazione ad un altro IO;
non esiste scuola senza RELAZIONE e non esiste relazione senza un qui ed un ora. Tempo, spazio,
noi Persone facciamo il contesto nel quale, con un accurato nutrimento fatto di occhi e di ascolto, di
parole piene e di fiducia verso gli obiettivi, pur se ancora lontani, possiamo portare ragazzi come
Francesco e Camilla a crescere nel loro sé grazie al RI-CONOSCIMENTO per il loro impegno e per
le loro scelte. Essere Ri-conosciuti con quel valore di costruzione del sé che solo la vera e sincera
relazione permette e garantisce.
Grazie a questo Ri-conoscimento che è crescita e fatica, impegno e resilienza, garantiamo la
formazione dei nostri alunni e, in questo momento di bilanci e di impegni per ciò che verrà, ringrazio
tutti coloro che rendono la nostra scuola un luogo dell’anima nel quale, crescita e formazione, sono
la declinazione di una scuola protesa a ciascuno di loro.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Lucia Baracchini