di Redazione RadioA

MaB Unesco Appennino tosco emiliano: a fuoco 28 ettari di prateria sul monte Cusna.
L’innesco del fuoco, come precisa il direttore del Parco Giuseppe
Vignali «da un luogo non casuale, le cause certamente non sono naturali». Nel fine settimana, nel cuore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, un vasto incendio ha bruciato ettari e ettari di  praterie di alta quota, un habitat di particolare valore naturalistico e inserito nelle Zone speciali di conservazione della Rete Natura 2000. L’incendio si è sviluppato nel pomeriggio di sabato a 1800 metri sopra Costa delle Veline, in Comune di Ventasso (Ligonchio), nel presso del sentiero 623, il sentiero che sale al Battisti, all’incrocio col 627 che sale verso il Cusna. A concorrere all’incendio anche la crisi climatica in corso, date le condizioni di siccità che – anche in pieno inverno – stanno creando crescenti problemi in ampie aree della Penisola. «Come Parco nazionale – spiega Vignali – dobbiamo evidenziare che la combinazione tra una frequentazione sempre più intensa delle nostre montagne e il cambiamento climatico in atto che purtroppo ci riserva intensi periodi di siccità, crea situazioni di grave pericolo. Da qui il nostro invito a essere estremamente prudenti: può bastare davvero poco a innescare incendi dalle conseguenze disastrose. Di solito in questo periodo dell’anno il Cusna era bianco e completamente innevato, invece, ora lo vediamo nero e bruciacchiato. È un’immagine triste che ci ricorda che i tempi sono cambiati e che dobbiamo aumentare molto la nostra attenzione verso pericoli nuovi che solo qualche decennio fa non esistevano».